Il Villaggio Turistico Borgo San Basilio, collocato nel cuore della Magna Grecia, può essere punto di partenza di interessanti escursioni come l’Area archeologica di Metaponto.
Il sito archeologico di Metaponto è costituito dagli scavi dell’antica città di Metaponto, in Lucania. E’ situato alle spalle del Museo Archeologico Nazionale di Metaponto, dove sono custoditi molti dei reperti lì rinvenuti, a ridosso della Strada Statale 106 Jonica.
Le testimonianze di maggior rilievo del sito sono l’ antiquarium (una struttura ottagonale), il teatro, il castro romano, l’ agorà cittadina, la necropoli, i templi di Apollo Licio, Demetra, Afrodite, Hera e il monumento sicuramente più celebre sono le Tavole Palatine, il tempio che delimitava i confini dell’antica città dedicato ad Hera.
Nell’area sacra sono situati il tempio di Atena (tempio C), il tempio di Apollo (tempio A) e il tempio di Hera (tempio B), tutti in stile dorico costruiti intorno al 570 a.C. e tutti presentano delle successive modifiche. Il tempio di Afrodite (tempio D) è stato invece edificato intorno al 470 a.C. in stile ionico. Con questo il numero dei templi ionici in Italia sale a cinque, si aggiunge a quelli di Elea, Ipponio, Locri e Siracusa.
Davanti agli ingressi dei templi sono situati i resti degli altari con vari elementi decorativi.
A est si sviluppa il muro di protezione dell’area sacra che la separa dall’agorà dove è situato il teatro.
Nel VII secolo, questa zona era occupata da un ekklesistèrion(resti visibili), costituito da un terrapieno senza gradini e trasformato almeno due volte nel corso del V secolo. La forma definitiva messa in luce dagli scavi l’acquisirà nella seconda metà del IV secolo. Alle spalle di quest’area si erge un altare della fine del VI secolo recante l’iscrizione “Diòs Agorà” dedicato a Zeus.
A sud è invece posto un ampio portico e un recinto trapezoidale con i resti di due imponenti strutture, identificato da alcuni storici come luogo dedicato alla predizione alla religiosità misterica e visitato anche dallo sciamano Aristeas.
La città è protetta da una cinta muraria del VI secolo a.C. dotata di ingressi monumentali.